ARTE CONTEMPORANEA ED EVENTI CULTURALI

Swann Art Gallery

CONTATTI

Swann Art Gallery

+39 333 2455018

info@swannarte.com

Galleria d'Arte Contemporanea ed Eventi Culturali

“… La guardava; un frammento dell'affresco appariva nel viso e nel corpo di lei, e da quel momento cercò sempre di ritrovarvelo, sia che le fosse accanto o semplicemente pensasse a lei…”      M. Proust

info.swannarte.com

+39 3332455018

Via Bertola 29, 10122 Torino

Via Bertola 29, 10122 Torino

©

fernando%20montà%20%20-%20in-segno%20vr%20-%20acrilico%20su%20tavola%20-%202020%20-%20cm%2054x54%20.jpegfernando%20montà%20%20e-v%207%20-%202004%2080x80%20olio%20su%20tela.jpegfernando%20montà%20%20e-v%207%20-%202004%2080x80%20olio%20su%20tela.jpegfernando%20montà%20-%20essenza%20-%20elsa%20la%20leonessa%202011%20-%20acrilico%20su%20tavola%20cm%2060x50.jpegfernando%20montà%20-%20essenza-luna%20-%202012%20-%20cm%2051x47%20-%20acrilico%20su%20tavola.jpegfernando%20montà%20-%20essenza-mareggiata%20-%20acrilico%20su%20tavola%20-%202010%20-%20cm%2051x65%20.jpegfernando%20montà%20-%20essenza-sogno%20di%20libertà%202011%20-%20acrilico%20su%20tavola%20cm%2060x50.jpegfernando%20montà%20-%20ev%204%202004%20-%20olio%20su%20tela%20cm%2080x80.jpegfernando%20montà%20-%20ev%20br%202004%20-%20olio%20su%20tela%20-%20cm%2080x80.jpegfernando%20montà%20-%20grande%20onda%201993%20acrilico%20su%20tavola%20-%2020%20moduli%20-%20insieme%20cm%20200x300.jpegfernando%20montà%20-%20tracce%201993%20-%20acrilico%20su%20lamiera%20-%20cm%2094x94.jpeg

FERNANDO MONTA' 

 

IN - OLTRE

 

12/09/25 - 03/10/2025

La ricerca artistica di Montà, in questa mostra, affronta una questione fondamentale: quella dell’essenza profonda. Un tema che, nella nostra epoca, appare quasi come un non-problema, un aspetto a cui si presta attenzione solo in funzione di un’analisi relativa alla nostra esistenza esteriore e esteriorizzante.

L’artista rivendica invece la necessità di un passaggio ulteriore oltre la logica, oltre il carattere costruttivo e matematizzante del nostro approccio al reale. Nella sua poetica, l’intuizione delle essenze è l’incontro più profondo e intimo con le cose e la natura , che non ridotte a mera conoscenza scientifica, rappresentano la ragione stessa della propria arte.

La ricerca di Montà non si limita a considerare l’essenza come una semplice presenza che si manifesta davanti agli occhi dell’artista o dello spettatore. Nei suoi dipinti emerge piuttosto uno sguardo dall’interno, dalle profondità stesse della natura, capace di avvolgere chi osserva in una perfetta simbiosi con essa.

La pittura di Montà è esistenzialista, non nel senso di un primato dell’esistenza umana, ma nella volontà di andare oltre la concezione, falsamente chiarificatrice ed ancora oggi dominante, dell’Essere come mera presenza e obiettività.

L’artista suggerisce, nelle sue raffigurazioni, che il rapporto dell’uomo con la natura rappresenta la possibilità più autentica dell’uomo stesso: il problema della sua verità e della sua essenza; infatti questa consiste proprio nel non avere una natura fissa e irriducibile, bensì realizzabile attraverso la relazione con gli altri e con l’ambiente.

Nelle opere in mostra, lo sguardo dell’uomo non si dirige verso un oggetto dato e immobile, ma riceve la propria significanza in modo dinamico e centripeto dall’ambiente ( In segno Vr, Ev 7, Ev 4, Ev 11, Fiore di Cactus 5), ritrovando, in questo rapporto progettuale e di dimensione della cura, l'orizzonte più proprio.

IN – OLTRE allora vuole significare stare fuori e dentro la realtà allo stesso tempo, oltrepassarla, superare la sua mera presentificazione per aprirsi a nuove possibilità.

Le rappresentazioni dinamiche della vegetazione avvolta vorticosamente nel vento, lo sguardo rassegnato di un animale in cattività: sono immagini che ci pongono di fronte a una realtà che rifiuta di essere ridotta a mero strumento della scienza, della presentificazione, della utilizzabilità matematica e tecnologica (Essenza – Elsa la leonessa, Essenza – Sogno di libertà).

Attraverso il movimento, il segno di Montà tenta di decostruire quel linguaggio che concepisce il mondo solo come un insieme di strumenti per il dominio umano sulla natura, invitandoci a distinguerci dalla mera autoreferenzialità per intraprendere un rapporto di pluralità di significati, orientato verso la cura e la vita.

L'artista ci invita a riconoscere che il nostro esserci non è un contenitore chiuso da cui uscire per incontrare il mondo poiché siamo già, da sempre, in un rapporto costitutivo con esso: le sue pennellate vorticose e dinamiche rendono questa relazione tangibile, eliminando ogni distinzione tra soggetto e oggetto.

In altre opere in mostra (Ev br, Essenza la collina 9), anche il tema della memoria e il richiamo alla natura vissuta nelle campagne biellesi emergono come elementi centrali. Siamo ciò che siamo grazie a ciò che impariamo e ricordiamo: la memoria costruisce la nostra conoscenza del mondo e la nostra capacità di entrare in relazione con esso. In esse le linee ritmiche guidano lo sguardo a velocità variabili, tra accelerazioni improvvise e spazi aperti modellati da pennellate curve (Ev 7, Ev 11), attraverso forme figurative e astratte che emergono nel colore, catturando l’occhio e sfuggendo allo stesso tempo.

Nei lavori più recenti (In-segno vr, In-segno 2021), la riduzione della figurazione apre la strada a componenti emotive e concettuali; forme naturali e astrazioni evocative invitano lo spettatore a esplorare la superficie della tela, a percepirne le trame e a impegnarsi nel gioco infinito tra primo piano e sfondo. Inoltre anche quando un motivo centrale è presente, le opere – quasi sempre realizzate su tavola o tela, con soggetti inseriti in forme circolari – rifiutano ogni centro di enfasi, stimolando visioni periferiche e percezioni di continuo movimento.

In questa pittura vitale e dinamica lo sguardo non trova mai tregua, coinvolti in un flusso che non permette di fermarci e che costringe a riflettere e a sentire.


 

Riccardo Dellaferrera – Luglio 2025